Il consueto e atteso appuntamento del 6 gennaio al Duomo di Monte Compatri per il concerto di chiusura delle festività natalizie ha visto quest’anno come protagonisti molti giovani esecutori a cominciare dalla nutrita e festosa orchestra di flauti di “Santa Cecilia” formata da molti ragazze e ragazzi, alcuni fra questi giovanissimi, sapientemente guidati dal M° Franz Albanese, e affiancati da esecutori di straordinario livello e di insegnanti titolari presso i Conservatori di Santa Cecilia e di Frosinone quali Francesco Baldi, Eugenio Colombo, Deborah Kruzansky, Francesco Leonardi, Catia Longo, Pietro Romano.
Un giovane e talentuoso maestro ha diretto quest’anno il Coro Polifonico “Alessandro Moreschi”: si tratta del M° Gabriele Spampinato: il suo sorriso ed il suo entusiasmo si sono trasfusi copiosamente nei coristi pronti e attenti al suo gesto, anche grazie alla preparazione ricevuta dal M° Benedetta Reda, responsabile della tecnica vocale ed al tempo stesso primo flauto nell’esecuzione dei brani in concerto.
Il concerto diviso in tre parti ha proposto nella prima, brani sacri della tradizione e moderni eseguiti dal coro a cappella, e fra questi “Adeste Fideles” e “Hallelujah” di Leonard Cohen; nella seconda ha avuto il suo spazio l’orchestra di flauti che ha presentato fra gli altri la Passacaglia di Haendel, il Canone in Re di Pachelbel; infine la terza parte ha visto protagonisti i “Carmina Burana” eseguiti dal coro e dall’orchestra nella celeberrima rivisitazione di Karl Orff; fra i brani presentati, il travolgente “O Fortuna”, il tranquillo e dolce “Veris leta facies”, il solenne “Omnia Sol Temperat” proposto dal M° Gabriele Spampinato in qualità di baritono ed infine l’irrefrenabile “Were diu werlt alle min”.
Grandi emozioni e grande musica per esecutori e pubblico, quest’anno particolarmente numeroso e partecipativo e che ha occupato tutti i posti disponibili e ha espresso con grande partecipazione ed applausi calorosi il proprio apprezzamento per la performance.
Alla prossima edizione del concerto e nel frattempo molti auguri ai Maestri Spampinato, Reda e Albanese, al Coro Moreschi e a tutti gli strumentisti che tanto brillantemente hanno saputo divertire e divertirsi insieme.
SR