L’Associazione Culturale Alessandro Moreschi, per la terza volta, ha proposto e brillantemente portato a termine un progetto che rispecchia fedelmente i principi fonda-mentali del proprio statuto, ossia “promuove ed organizza incontri musicali e ricreativi”. Dopo Germania ed Olanda, quest’anno è stata la volta del Trentino ad accogliere il nostro Coro, protagonista di due concerti qui di seguito documentati dal nostro Tarquinio Minotti, nuovamente offertosi per immortalare i momenti più interessanti del viaggio. È difficile trascrivere le intense emozioni provate: questo viaggio variegato e completo sotto diversi aspetti, culturale, emotivo, sociale, ha rappresentato una nuova manifestazione dei risultati raggiungibili attraverso l’impegno profuso da ciascuno in un determinante lavoro di squadra.
I primi tre giorni sono stati di grande impegno collettivo con l’obiettivo dei due concerti, a tenere legati i coristi ad un unico risultato: dare il meglio e chiudere in bellezza il faticoso anno di studi. E così è stato. I due concerti hanno avuto caratteristiche diverse ma entrambe esaltanti: nel primo, tenutosi nell’auditorium del Palazzo dei Congressi di Cavalese, i cantori hanno risposto all’ufficialità e magnificenza del luogo con una concentrazione e bravura nell’esibizione da far invidia ad un coro di professionisti; nel secondo, tenutosi in una chiesa, il programma è stato eseguito “col cuore” come richiesto ed ottenuto dal Maestro Alessandro Vicari.
Le regole ferree di quei tre giorni a cui i coristi dovevano attenersi, non sudare, non affaticarsi, andare a letto presto per mantenere la voce fresca e riposata, sono state abbandonate al termine della seconda esibizione per lasciare ampio spazio alle emozioni e al divertimento, assaporando il meritato riposo e il magnifico spettacolo delle montagne delle Dolomiti.
È doveroso esprimere ai coristi un grande apprezzamento per la ferrea volontà di contribuire al meglio al successo del viaggio in tutti i suoi momenti, risultato che consolida la possibilità di progettare nuove esperienze per il futuro.
Claudina Robbiati