Sono state esposte a Monte Compatri, dal 29 giugno al 16 luglio, le opere del pittore Salvatore Maresca Serra. Organizzata dal delegato alla Cultura, Pietro Ciuffa, la mostra ha avuto per sede il restaurato Palazzo Annibaldeschi, nel centro storico, futura sede della Biblioteca Comunale, nonché del Centro Italiano per la Filosofia, che metterà a disposizione degli interessati oltre 2000 volumi sull’argomento, centro diretto dal prof. Massimo Cacciari. Un’importante cornice, dunque, alla mostra di Salvatore Maresca Serra. Nel suo discorso, il sindaco di Monte Compatri, Paolo Gentili, ha detto di lui:
“…oltre ad essere un affermato pittore, opera in vari settori, dalla scrittura alla poesia, dall’insegnamento alla partecipazione sociale intorno ai fatti e alle contraddizioni che agitano la nostra epoca. Salvatore Maresca Serra è un grande innovatore; il suo percorso artistico è più che ventennale, nonostante la sua giovane età.
Quando per la prima volta ho visto i suoi quadri, sono rimasto affascinato dall’intenso cromatismo e dalle forme geometriche che si rincorrono tra loro creando continuamente nuovi spazi visivi da colmare. Poi ho capito che la magicità della pittura del movimentiamo e dunque di Maresca Serra, consiste nel mettere in relazione lo spazio con l’uomo, offrendo a questi una infinita gamma di interpretazioni, suggestioni, conoscenze, ciascuna delle quali valida di per sé in quanto originale.
Le tele (…) sono già belle di per sé; osservandole, tuttavia, si ha come l’impressione che l’autore abbia voluto nascondere il loro reale significato, quasi che il tema trattato sia un pretesto per indurre chi guarda a metterci del suo, a riempire di contenuti il soggetto raffigurato. Credo che in questo gioco di suggestioni, di inviti lanciati al pubblico perché partecipi a far uscire dal dipinto la sua autentica forza espressiva, stia la grandezza di Maresca Serra e si comprende il perché sia considerato un maestro nel suo genere”.
Interessante l’intervento del delegato alla Cultura, il quale ha sottolineato come sia importante portare nei piccoli centri eventi culturali di questa portata che, altrimenti, troppo spesso rimangono meta per pochi eletti e appassionati; è il modo migliore, afferma e a ragione, Pietro Ciuffa, per avvicinare e mettere a disposizione della massa la cultura.
La personale di Maresca Serra, non ha rappresentato il solo motivo culturale dell’intera manifestazione; infatti, all’inaugurazione si sono esibiti in concerto la clavicembalista e cantante Paola Ghigo e il maestro Giancarlo delle Chiaie, anche lui virtuoso di clavicembalo, i quali hanno interpretato brani del 1500-1600. Il giorno seguente, ha tenuto un concerto il coro “Alessandro Moreschi”, ormai una bella e consolidata realtà musicale di Monte Compatri. Martedì 2 luglio, ancora un altro grande appuntamento con il jazzista Romano Mussolini che ha riscosso un notevole successo; ma tanti altri eventi culturali si sono succeduti durante il periodo della mostra, ottimo, dunque, il lavoro di Pietro Ciuffa che negli anni in cui si è occupato di cultura ha sempre dimostrato di essere ben preparato, ma soprattutto ha dimostrato che a Monte Compatri ci si può inebriare anche di cultura e non solo di vino e pasta e fagioli.