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Monte Compatri porta il “suo” Coro in Germania

Un vero successo il concerto del Coro Polifonico Alessandro Moreschi di Monte Compatri, nella chiesa di S. Anna a Monaco di Baviera (Germania), a cui ho appena assistito. La manifestazione “Incontri Musicali – Musica corale sacra e profana dal rinascimento al tardo romanticismo” promossa ed organizzata dal Coro dell’Istituto Italiano di Cultura di Monaco, si è svolta nella bella chiesa barocca di St. Anna in uno dei più lussuosi quartieri della città, nei pressi della famosa Marien Platz. Gli intervenuti hanno ascoltato con attenzione le bellissime esecuzioni dei brani proposti; sembrava che le onde sonore ci avvolgessero tutti. L’orchestra, composta da valenti strumentisti, assiepata attorno al Maestro Alessandro Vicari, sembrava poterlo assecondare con la massima attenzione. I coristi erano concentrati, preparati, sicuri, si avvertiva un senso straordinario di partecipazione. Ogni respiro veniva percepito. Lo sguardo del Maestro indagava i movimenti delle labbra di ogni singolo corista a giudicarne gl’istanti delle entrate. Si intravedevano cenni impercettibili di intesa, di assenso; e a conclusione del brano, s’intuiva un lieve sorriso. Forse l’effetto della “trasferta”, o l’emozione di cantare davanti a un pubblico sconosciuto e più critico hanno aumentato l’impegno, forse anche l’acustica, ottimale, ha esaltato le caratteristiche del Coro Monticiano. Il pieno successo è stato testimoniato dalla lunga ovazione del pubblico “non di parte” e dalla richiesta del bis, del meraviglioso “Carnevale di Venezia” di Gioacchino Rossini che, con la potenza delle quattro voci miste ha reso impareggiabile il finale del concerto.
È stata poi la volta del Coro dell’Istituto Italiano di Cultura, che con il nuovo Maestro, la signorina Dace Timbare, ha saputo incantare con una performance avviata con “Alla riva del Tebro” di Giovanni Pierluigi da Palestrina e proseguita poi con musiche di Brahms, Reger, Monteverdi e Schutz. La melodia dolcissima che ha saputo plasmare questo coro, rivela una lunga preparazione e un amalgama che ne fa un gruppo strepitosamente espressivo. Gli ha fatto da giusto sostegno l’orchestra, composta da dieci musicisti, formazione giovane ma più che pratica nella fine articolazione armonica. Al termine i due cori si sono fusi per concludere con “Ave Verum” di Wolfgang Amadeus Mozart diretto magistralmente dal Maestro Alessandro Vicari e con “Jesus Bleibet Meine Freude” di Johann Sebastian Bach mirabilmente diretto dal Maestro Dace Timbare.

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