Martedì 7 dicembre 2004, vigilia dell’Immacolata, il Duomo di Monte Compatri “Santa Maria Assunta in Cielo”, chiuso per la salvaguardia dell’incolumità delle persone per volere del Comando Provinciale Vigili del Fuoco il 25 maggio 1999, dopo essere stato restaurato, è stato finalmente riaperto al culto dei fedeli. Alla solenne cerimonia hanno assistito in molti: il Vescovo della Diocesi di Frascati Mons. Giuseppe Matarrese, il Parroco Don Gianni Errigo e gli altri sacerdoti (tra cui Don Narciso), il Padre Generale dei PP. Rosminiani Don James Flynn, il Sindaco di Monte Compatri Franco Monti e l’Amministrazione Comunale, l’ex-presidente della Provincia Silvano Moffa e l’Amministrazione Provinciale, alcuni Sindaci dei Comuni circostanti, il Maresciallo dei Carabinieri di Monte Compatri Giuseppe Di Cicco e le altre forze dell’Ordine, i tecnici della Provincia e della Soprintendenza per i Beni storici e artistici di Roma, i rappresentanti del Parco Regionale dei Castelli Romani e quelli dell’XI Comunità Montana, le imprese edili, gli artisti e artigiani locali, il Consiglio Pastorale e la cittadinanza tutta. I lavori hanno riguardato: il consolidamento della volta della navata centrale, il rifacimento del tetto con la sostituzione delle capriate in legno, della piccola orditura e del manto di copertura, il consolidamento dell’abside, la realizzazione del nuovo fonte battesimale e del nuovo ambone, il restauro della sede della presidenza, dell’altare centrale e dei portoni d’ingresso e la realizzazione delle opere impiantistiche. Dopo questi interventi la nostra chiesa ha assunto nuovamente il suo antico splendore, accentuato ancor di più da un’egregia illuminazione, da una sobria decorazione, dal suono dell’organo e dai canti del Coro Moreschi che hanno accompagnato la funzione religiosa. Tutti hanno assistito con emozione all’evento, perchè il Duomo rappresenta da sempre un luogo caro a tutti i “monticiani”. Prima della Solenne Messa presieduta da Mons. Giuseppe Matarrese, il Photo Club Controluce ha curato la proiezione nella Sala-Teatro parrocchiale di una raccolta divulgativa di diapositive sul Duomo, realizzata un paio di decenni orsono, accompagnate dal commento registrato di Don Oreste Radaelli. Al termine della Celebrazione sono stati ringraziati tutti gli enti preposti, che con le loro sovvenzioni si sono adoperati affinché non andasse perduto un edificio di così elevato valore storico-artistico, e i cittadini che ora, come nel passato, hanno avuto sempre a cuore le sorti della “loro” chiesa. Successivamente, all’interno di palazzo Annibaldeschi è stata inaugurata una mostra storico-artistica del nostro Duomo seguita da un rinfresco.