Due splendide serate di musica trascorse nel suggestivo scenario del Convento di San Silvestro. Chi ha avuto l’opportunità di trovarsi, nel corso delle prove che hanno preceduto i concerti dei Cori protagonisti dell’evento, nei corridoi ormai da tempo silenziosi e solitari, si è sentito immerso in un ambiente dove persone frettolose e discrete si spostavano fra i luoghi accompagnate da voci celestiali che accordavano le armonie e provavano i brani, dando ai presenti, nell’intorno, la piacevolissima sensazione di trovarsi in tempi passati. Nei giorni 22 e 23 aprile si è svolto il “Festival Moreschi, in coro per l’Angelo di Roma”, manifestazione organizzata con successo dall’Associazione Culturale Alessandro Moreschi, insieme al Comune di Monte Compatri, alla Comunità Montana dei Castelli Romani e Prenestini e con il patrocinio degli Assessorati alle Politiche Culturali della Provincia di Roma e del Comune di Roma. Una rassegna musicale in onore di Alessandro Moreschi, ultimo sopranista del Coro della Cappella Sistina, nato a Monte Compatri e vissuto a cavallo del XIX e XX secolo. Il pomeriggio di sabato 22 si è aperto con una affollatissima conferenza tenuta da Alessandro Borghi sulla vita di Moreschi. Nella parte finale della conferenza, Borghi ha fatto ascoltare alcuni brani da una preziosa incisione risalente al 1903. La voce melodiosa di Moreschi, pur emanandosi fievolmente nella Sala della Pinacoteca colma di un pubblico silenzioso ed attento, ha ancora raccolto, dopo oltre un secolo, calorosi applausi. Subito dopo, il pubblico si è spostato nella chiesa del Convento per assistere al concerto. Dopo un breve ringraziamento del presidente associativo Claudina Robbiati, la serata è stata condotta da Saverio Simonelli, responsabile cultura dell’emittente Sat 2000 che ha gentilmente accettato di presentare la manifestazione, che ha espresso il suo patrimonio culturale, in particolare nell’ambito musicale, durante la presentazione dei brani che via via sono stati eseguiti dai cori partecipanti: il Coro Alessandro Moreschi, diretto da Alessandro Borghi, il Coro dell’Istituto Italiano di Cultura di Monaco di Baviera, diretto da Matthias Utz, e il Coro di voci bianche dell’Arcum, diretto da Paolo Lucci. Sono stati eseguiti brani di Claude Goudimel, Giovanni Pierluigi da Palestrina, Tomàs Luis de Victoria, Giovanni Croce, Ludovico Grossi da Viadana, Jacobus Gallus, Wolfgang Amadeus Mozart, Josef Rheinberger, Giovanni Battista Casali, S. Alfonso de Liguori, Gregor Aichinger, Felix Mendelssohn-Bartholdy, Joseph Rheinberger, Marco Antonio Ingegneri, Paolo Lucci, Ludwig Van Beethoven. Alla fine della seconda serata, il gradito ospite inglese Nicholas Clapton, apprezzato contro-tenore e insegnante alla Royal Academy of Music, è stato invitato ad eseguire due brani fuori programma che sono stati apprezzati e applauditi dal pubblico. Da segnalare una bellissima iniziativa dell’associazione organizzatrice che ha offerto una targa commemorativa murata sulla facciata della casa natale di Moreschi nel centro storico del paese, nelle adiacenze di piazza del Duomo. La mattinata della domenica è stata dedicata alla cerimonia di inaugurazione nel corso della quale il sindaco Franco Monti ha scoperto la targa eseguita dall’artista Vincenzo Annino. Si è così inteso ricordare un concittadino che, con la sua arte, ha contribuito ad illustrare Monte Compatri e il territorio dei Castelli Romani. Il suo ricordo va ad affiancarsi a quello di altre eccelse menti che hanno messo la loro opera a disposizione della società e ad esempio per le giovani generazioni.